Perchè il Blog?

QUADRO DI RIFERIMENTO E MOTIVAZIONI

 

In un’era caratterizzata da apprendimento veloce, ma con tempi di attenzione (concentration span) ridotti, un insegnante si trova inevitabilmente costretto a valutare altre possibili strategie di insegnamento per perseguire l’obiettivo primario, vale a dire l’acquisizione della lingua inglese. Come “digital immigrant” l’insegnante si può trovare in imbarazzo di fronte ad una classe di “digital natives” per poter condividere con loro interessi e metodi di apprendimento a loro vicini.

 

Questo ha fatto sì che ci si interrogasse sulla validità dei tradizionali metodi motivazionali e comunicativi nell’insegnamento della lingua2.

Condividendo fra alcuni colleghi queste perplessità e necessità è nata la collaborazione tra due insegnanti della stessa discliplina, docenti entrambe alla ricerca di nuovi stimoli sia tematici che formali. Ecco quindi che nasce il progetto condiviso da Laura Cimetta e Cristiana Ziraldo che vede l’utilizzo dell’uso del Blog nelle loro classi. Trattasi di classi del triennio di un Liceo Scientifico Statale ad indirizzo linguistico e PNI (Piano nazionale Informatico). Nel liceo linguistico si prevede lo sviluppo di una tematica in modo approfondito per l’esame di stato (Area di Progetto): ecco perchè la tematica della pubblicità e lo studio delle opere di Paul Auster entrambi progetti esemplificativi di un possibile percorso per una classe quinta di tale indirizzo. Nel PNI invece è importante collegare le tematiche letterarie con il vissuto dei ragazzi nonchè con la contemporaneità di problematiche scientifiche. Inoltre in entrambi gli indirizzi l’uso della lingua inglese e della tecnologia sono fondamentali e parte integrante del Pof. I percorsi qui presentati hanno interessato diversi momenti di diversi anni scolastici ma sono documentati insieme in quanto esemplificativi dell’utilizzo del Blog nell’insegnamento dell’inglese.

 

Nasce spontaneo quindi porsi alcune domande. La prima domanda che ci siamo poste è quale strumento multimediale può essere utilizzato da casa in modo efficace, coinvolgente e flessibile?

La risposta più ovvia per noi è stata … IL BLOG.

Ci siamo incontrate e abbiamo pensato alla possibile ricaduta didattica del Blog, ai pro e contro di tale strumento sia per l’insegnante che per l’allievo e abbiamo raggiunto la conclusione che valeva la pena provare per mettersi in gioco.

 

Quali sono i punti di forza dell’uso del Blog per promuovere l’apprendimento della lingua inglese?

 

E’ indubbio che l’uso del Blog rappresenta per docenti e studenti “una finestra sul mondo”. Poichè per sua natura il Blog presuppone una condivisione spaziale e temporale più vasta, il fatto di poter essere letti al di fuori del contesto classe, scuola e confini nazionali certamente incentiva in modo costruttivo e naturale il desiderio di comunicare in Lingua2. Infatti bloggando vi è uno scopo reale quando si scrive poichè non si scrive solo per un destinatario “giudicante” (il prof.) ma per informare e condividere con gli altri le proprie conoscenze, opinioni e sentimenti.

 

Inoltre il Blog permette all’insegnante (digital immigrant) di avvicinarsi al mondo digitale dei propri studenti (digital natives) per condividere un linguaggio a loro noto e modalità di comunicazione aspaziali ed atemporali.

Infatti il Blog promuove uno scambio reciproco di conoscenze e competenze tra insegnante ed allievi. L’insegnante stimola il dibattito e fornisce linee guida e contenuti, gli allievi lo aiutano a rendere il Blog più accattivante e fruibile. Si concretizza in tal modo un aspetto importante del “Cooperative Learning” e di un approccio Umanistico nell’insegnamento della lingua inglese.

 

Trasferire le competenze dell’uso del blog in ambito linguistico favorisce l’acquisizione della lingua in quanto, poichè lo scambio comunicativo avviene in un ambiente percepito dagli studenti come non minaccioso e non giudicante (non vi è valutazione sottoforma di voto), si abbassa quello che Krashen definisce “il filtro affettivo”. In altre parole lo studente, sentendosi libero di esprimersi, non prova quegli stati di ansia spesso responsabili ecausa di blocchi nel processo di apprendimento.

 

In relazione al processo di apprendimento il blog incentiva certe abilità linguistiche nell’ambito della lettura, scrittura, nonchè nell’ambito della logica e della sintesi anche di comunicazione non-verbale ed extra-verbale (video, musica , immagini ecc.). A nostro avviso e da come si può evincere dai risultati del sondaggio sottoposto agli studenti l’uso del Blog indubbiamente promuove un potenziamento dei processi cognitive e dell’autonomia del discente. Sono peraltro state incetivati e promossi i diversi learning styles – stili di apprendimento poichè le tematiche sviluppate sono state veicolate attraverso i più svariati canali comunicativi. Infatti nella preparazione dei materiali abbiamo cercato il più possible di tenere in considerazione i nostri allievi nelle loro diverse tipologie di apprendimento ed abbiamo tratto ispirazione dagli insegnamenti di Mario Rinvolucri, Herbert Puchta e Jim Wingate forte sostenitore dell Intelligenze Multiple e dell’applicazione delle tecniche della Programmazione Neurolinguistica in ambito didattico.

 

Inoltre, nelle dinamiche relazionali questo strumento alimenta la comunicazione tra studenti, studenti e insegnante/i, famiglie e istituzioni scolastiche di grado diverso – scuola media inferiore ed università – e realtà culturali diverse presenti sul territorio (Dedica e PordenoneLegge).

Infatti nostra intenzione è sempre stata quella di rendere il Blog pubblico vale a dire senza filtri o restrizioni di utenza affinchè affinchè lo stesso potesse essere fruito anche da studenti/insegnanti appartenenti ad altre classi e scuole. Ciò anche in conformità alla natura stessa del Blog (fusione dell parole Web e Log vale a dire diario di bordo sul web = pubblico).

 

Dopo attento studio e analisi dei processi di apprendimento negli adolescenti del ventunesimo secolo abbiamo maturato la convinzione che il blog potesse permettere all’insegnante di creare attività finalizzate a migliorare il livello e i tempi di attenzione degli studenti – tempi che oggigiorno sono molto brevi qualora in assenza di stimoli visivi e/o uditivi.

 

Vantaggio indubbiamente prezioso è il fatto che il blog consente di indirizzare o meglio convertire il senso di ‘saturazione’ trasmessa dai media, e dalla troppo vasta scelta dei materiali pubblicati in rete, in un’appropriazione attiva, consapevole e non per questo meno complessa delle informazioni.

 

Tutte le considerazioni sopra riportate dimostrano che le attività in Internet non corrispondono necessariamente, diversamente da quanto comunemente percepito, ad una banalizzazione del sapere, ma possono trasmettere anche valori morali, culturali e simbolici: questo in particolar modo nelle attività che coinvolgono lo studio della letteratura. Questa convinzione è stata rafforzata dal comune approccio all’insegnamento della letteratura, vista come veicolo ottimale per attualizzare contenuti e renderli vicini al vissuto dei ragazzi. Letteratura quindi come opportunità per l’apprendimento simultaneo di lingua, cultura e soprattutto valori etici e morali.

 

Tale approccio allo studio della letteratura contrasta la generalizzata tendenza degli studenti all’acritico ‘ copia e incolla ’ dove l’estetica del prodotto realizzato - grazie a programmi come Word o PowerPoint – sembra più importante del contenuto stesso. Tale consuetudine per la generazione digitale è facilmente riscontrabile nelle tesine preparate per il nuovo esame di stato. Non dimentichiamoci che scopo implicito del nostro approccio è anche l’educazione alla legalità, rendendo i ragazzi consapevoli e quindi prevenendo il fenomeno di plagio, così comune ormai a tutti i livelli.

 

Dal punto di vista linguistico indubbio è il vantaggio dell’utilizzo del blog in quanto individua un percorso didattico adeguato alla competenza linguistica-letteraria della classe e del singolo allievo e permette attività di consolidamento morfosintattico attraverso percorsi e tempi differenziati e individualizzati; ciò in coerenza con l’obiettivo primario del metodo Comunicativo Umanistico di porre il discente al centro del processo di apprendimento (Learner-centered teaching).

Infatti ponendo l’allievo al centro del processo di apprendimento non è più l’insegnante ad essere l’unico “modello” linguistico, ma gli stessi studenti più performanti (High achievers) si pongono e vengono percepiti come “modelli” loro stessi.

 

Queste considerazioni ci fanno comprendere appieno come il blog promuova apprendimento autentico ed autonomo, nonchè enfatizzi lo studio della Lingua 2 in un contesto comunicativo reale. Il Blog (web+log= diario sul web) infatti nasce in lingua inglese e si diffonde poi in altre lingue.